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menopausa: puo' creare problemi alla mia bocca?

A quali sintomi prestare attenzione

Medicina Estetica - Odontoiatria Buongiorno

 

La menopausa non è un momento semplice nella vita di una donna, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. A volte, forse, non se ne parla nemmeno abbastanza.

 

Anche quando è precoce, la menopausa porta con se’ molti sintomi e sì, può avere alcuni effetti anche sulla salute dei nostri denti e delle nostre gengive: con la cessazione della produzione di estrogeni e progesterone che la menopausa porta con se’, le ripercussioni su molti apparati ed organi del nostro organismo non sono ne’ poche ne’ trascurabili.

 

Alcuni esempi?

 

Indubbiamente i sintomi più frequenti sono le vampate di calore, l’insonnia, le modificazioni delle funzioni cognitive e, perché no, quelle sul piano dell’umore. Ma non è tutto: ci sono altri disturbi, con sintomatologie spesso piuttosto importanti, di cui probabilmente non si parla ancora abbastanza e che, invece, dovrebbero essere prese in carico per garantire ad una donna in menopausa uno stile di vita soddisfacente ed un buon livello di benessere.

 

Anche la salute di bocca, gengive e denti, infatti, che sembra ben distante da un disequilibrio ormonale, può essere messa a rischio dalle alterazioni ormonali, e spesso i sintomi che riferiscono le pazienti sono la sensazione di secchezza della bocca (xerostomia) e una riduzione della salivazione.

 

Alcuni recenti studi hanno infatti dimostrato, confrontando donne ancora con il ciclo mestruale con donne in menopausa, che il calo di estrogeni comporta modificazioni estremamente complesse; basti pensare al momento della gravidanza o del ciclo: la salivazione cambia, per esempio, con la fase del ciclo o dall’aumento, a volte estremamente fastidioso fino allo scialorrea, che alcune donne sperimentano in gravidanza. Nelle donne in menopausa, al contrario, il flusso salivare si riduce al punto da poter pregiudicare la salute di denti e gengive.

 

Questo accade perché la saliva, all’interno della nostra bocca, ha comunque importanti funzioni e ci aiuta a proteggerci da carie e disturbi parodontali che, invece, aumentano in menopausa dimostrando l’esistenza di una forte correlazione fra i due fenomeni.

 

Un recente studio ha messo a confronto 40 donne in menopausa rispetto a 40 donne che ancora avevano il ciclo mestruale: sono state considerate alcune variabili fra cui il flusso di saliva, il numero dei denti persi e la salute di gengive e parodonto. Dallo studio è emersa la conferma della correlazione fra menopausa e problemi di salute orale: il ph salivare e dunque, la qualità della saliva, di per se’ inferiore in quantità, va anche a ridursi. Ed ecco che le donne che attraversano la menopausa o che affrontano comunque da alcuni anni questo periodo, vanno statisticamente incontro ad un maggior numero di denti persi e ad un maggior tasso di malattie parodontali, con tasche più profonde che vanno a formarsi tra dente e gengiva.

 

Come poter risolvere dunque questo problema?

 

Come per tutte le problematiche che riguardano la salute, la buona informazione è la prima risposta. Le donne in menopausa devono essere informate su alcuni aspetti del loro organismo che potrebbero cambiare, così da poter monitorare anche la comparsa di eventuali sintomi.

Inoltre il lavoro in team fra i vari specialisti è prezioso: che sia il medico di base, il ginecologo, il dentista, è bene informare ciascuno specialista se ci si trova nel periodo della menopausa così da dare loro informazioni che potrebbero essere preziose per diagnosi corrette ed eventualmente per una cura. Dal punto di vista strettamente dentale, inoltre, potrebbe essere utile aumentare, quando si è in menopausa, il numero di visite di controlli odontoiatrici a cui sottoporsi in modo da intercettare tempestivamente alcune eventuali problematiche relative al cavo orale.

 

Generalmente, per quanto riguarda la terapia, a parte l’utilizzo di preparazioni umettanti per la bocca, alcuni specialisti, confrontandosi con gli altri medici che hanno in cura ormonale la paziente, suggeriscono la terapia ormonale sostitutiva che, che ripristinando gli ormoni, benché a bassi livelli, permettono di prevenire o curare almeno alcuni sintomi.