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RIALZO DEL SENO MASCELLARE

Impianti dentali - Odontoiatria Buongiorno

 

ll seno mascellare fa parte delle cavità paranasali e si trova nell’osso al di sotto dello zigomo. La perdita dei premolari o dei molari dell’arcata superiore della bocca può causare un processo di riassorbimento dell’osso di supporto e un conseguente allargamento della cavità del seno mascellare.

 

In fisiologia si dice che “E’ la funzione che fa l’organo”.  Parlando di denti significa che l’osso è un tessuto che esiste e resiste solo se deve supportare qualcosa: che siano le radici dei denti naturali oppure le radici artificiali, cioè gli impianti dentali.

 

Qualora, per tanto tempo, un dente perso o estratto non venga sostituito accade che progressivamente l’osso, non avendo più ragione di esistere, arretri e si riassorba.

 

Accade allora che per poter rimettere i denti mancanti si debba ripristinare il tessuto osseo mancante (che si è ritirato, riassorbito) mediante un intervento detto rialzo del seno mascellare.

 

Tale intervento può essere di 2 tipi, a seconda dell’altezza di osso rimasto presente: 

  • MINI RIALZO DEL SENO MASCELLARE, una tecnica mini-invasiva che permette la rigenerazione di circa 3 mm di osso in altezza.

Questa è in assoluto la metodica meno traumatica per il paziente, in cui l’operatore va ad aumentare l’osso accedendo dalla parte più bassa del seno (si parla infatti di rialzo per via crestale).

Tramite gli osteotomi, che sono piccoli scalpelli atraumatici,  si ottiene un piccolo foro in cui immettere granellini di sali minerali che avvieranno la naturale rigenerazione dell’osso.

 

  • GRANDE RIALZO DEL SENO MASCELLARE, quando vi è un’assoluta mancanza di osso, ovvero l’osso rimanente sia inferiore ai 5 mm d’altezza.

Si tratta di un intervento che comporta un’incisione della gengiva e l’accesso al seno mascellare per via laterale (si parla infatti di rialzo per via laterale) mediante una piccola “botola”.

Viene poi scollata la membrana di Schneider (cioè la mucosa che riveste l’interno delle cavità paranasali”) e inserito un sostituto osseo (granellini di sali minerali) che avvieranno la rigenerazione dell’osso perduto.

 

Questo secondo intervento è sicuramente più invasivo del primo e comporta tempi di guarigione di circa 5 mesi rispetto ai 3-4 mesi del mini rialzo.

 

Ottenuto un adeguato volume osseo (ovvero un’altezza minima di 8 mm ), sarà possibile per il chirurgo inserire uno o più impianti dentali per andare a sostituire i denti mancanti e riabilitare la masticazione del paziente.