La rigenerazione ossea è una tecnica all’avanguardia che si esegue su pazienti hanno un volume ridotto dell’osso mandibolare / mascellare oppure che, semplicemente, hanno perso uno o più denti. Nel paziente che ha perso tutti i denti si parla di “edentulia”.
Qualora un soggetto non abbia sufficiente osso per accogliere un impianto dentale sarà necessario aumentarlo, eseguendo un intervento di innesto e di rigenerazione ossea.
Un impianto dentale, infatti, è come un albero e, come tale, cresce bene solo se radicato nel terreno.
Andando a sostituire la radice del nostro dente naturale, ha necessità di una quantità di osso sufficiente per ancorarsi stabilmente alle gengive e all’osso. Si deve integrare con essi e reggere il carico masticatorio a cui è sottoposto almeno tre volte al giorno , cioè quando mangiamo.
COME SI ESEGUE LA RIGENERAZIONE OSSEA?
La rigenerazione ossea consiste nell’incrementare la densità/altezza dell’osso mascellare presente nel paziente mediante innesto di osso.
Questo può essere di tre tipologie:
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLE TECNICHE OPERATORIE
Nel primo caso (osso autologo) essendo l’osso impiegato al 100% compatibile, la rigenerazione ossea è più naturale e rapida.
Normalmente in 3-4 mesi si riesce ad ottenere un osso consistente e sano.
Lo svantaggio è che il paziente deve sottoporsi ad un intervento chirurgico un po’ più invasivo che, sebbene possa avvenire in sedazione cosciente (anestesia vigile), com’è possibile presso le strutture odontoiatriche più all’avanguardia, porterà ad un po’ più di gonfiore nel periodo post -peratorio.
Negli atri due casi (osso biocompatibile oppure osso sintetico) è vero che si evita l’operazione chirurgica di estrazione ossea sul paziente, ma si avranno tempi più lunghi per la sua rigenerazione. Ciò significa che si può dover attendere dai 4 ai 6 mesi prima di poter procedere al posizionamento degli impianti.
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